18 / 08 / 2013 – Objective No. 3 – Incandescendent lamps
Collezioni / Scultura
Considerati oggetti obsoleti, le lampade ad incandescenza sono state la principale fonte d’illuminazione nelle nostre case fin dal XIX secolo. Costituite da un semplice filamento e gas inerte, sono oggetti caratterizzati dalla fragilità del vetro e in alcuni casi da dimensioni inconsuete. Sono state sostituite da prodotti più efficienti, pur mantenendone aspetto e valori simbolici.
→ Nel 1878 Thomas Alva Edison riuscì a costruirne un modello sufficientemente durevole. Nel 1860 Joseph Wilson Swan aveva già costruito una simile lampadina che perfezionò fino al 1878; divenne partner di Edison. Poco prima della sua morte Heinrich Goebel riuscì a far valere i propri diritti d’inventore che furono poi acquistati da Edison dalla vedova di Heinrich impoverita.
Era costituita da un bulbo di vetro in cui era stato praticato il vuoto, al cui interno era contenuto un filo di cotone carbonizzato attraversato da corrente elettrica. Bisogna dire che molti inventori stavano lavorando all’idea, tra i quali il torinese Alessandro Cruto. Il problema dei primi modelli era la rapida distruzione del filamento.
Nel 1903 l’americano William David Coolidge introduce l’uso del filamento di tungsteno, tuttora impiegato. L’uso di conduttori metallici con bassa resistenza elettrica a temperatura ambiente sfrutta l’effetto Joule per ottenere uno spettro di radiazione, approssimabile ad uno spettro di corpo nero, abbastanza ricco di componenti visibili.←
↑ From Wikipedia, the free encyclopedia Source
Link:
Impianti di illuminazione per esterni
Partecipa con le tue idee a questo progetto Email for more info