Talento specifico di Michele Provinciali è stato quello di essere il primo, nella sua generazione, a comprendere nell’ambito della comunicazione il valore della forma come caratteristica propria dell’oggetto. Sapeva affiancare, nei suoi lavori pubblicitari, il concept meticolosamente studiato alla suggestione scaturita dall’ora e dal luogo dove le sue campagne erano elaborate. Esempio perfetto, la pagina pubblicitaria dedicata alla Poltrona Sanluca, disegnata dai fratelli Castiglioni e prodotta da Dino Gavina, dove la presenza degli strumenti musicali è frutto “del passaggio casuale di una banda di paese durante la sessione fotografica”, dimostra la sua capacità di sapere uscire da schemi precostituiti, per allargare il pensiero creativo e di comunicazione.
L’attenzione alla forma tipica di Provinciali non si esaurisce nella fedeltà alla situazione concreta del suo ritrovamento nei quotidiani oggetti d’uso: ma si espande nell’icasticità che riesce a far trasmettere loro, nel senso armonico generato dalla loro disposizione spaziale, nella dimensione narrativa che sa far assumere alla loro composizione. Le immagini che accompagnano l’articolo mettono in risalto tutti questi aspetti più delle parole: mostrandone la continuità nel tempo e l’elevazione a criteri pratici di una vera e propria poetica visiva.
Pagina pubblicitaria per Gavina, ↑ “Poltrona Sanluca”, 1960.
Accademia di Brera, oggetti Kartell, pagina pubblicitaria 1956-1957 ↑
Pagina pubblicitaria per Editoriale Domus, Milano anni ’50. ↑
Oggetto per pagina pubblicitaria Kartell, settore illuminazione ↑
Mauro Masera ↑ sul set fotografico, 1960.
Gatto soriano con spazzola per Verbania, 1957. ↑ Archivio AIAP
Esempi di ricerca iconografica per il prodotto Sillan per la Montecatini, 1959. ↑
Pagina pubblicitaria per Ebanisteria Merati, 1968 ↑
Pagina pubblicitaria per Kartell, Milano anni ’50. ↑
Pagina pubblicitaria Sillan, per la Montecatini, 1959. ↑
Pagina pubblicitaria l’architettura – cronache e storia, Sillan ↑
Manifesto per la mostra “Provinciali”, ↑ realizzato in collaborazione con Massimo Dolcini, Pesaro 1982.
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Objective No. 1 Michele Provinciali
Objective No. 5 Gli oggetti ritrovati