Imago nasce nel 1960 come house organ della ditta Bassoli Fotoincisioni. Pubblicata in tiratura limitata sotto la direzione artistica di Michele Provinciali. Rivista sofisticata nei contenuti e nella forma diventa subito luogo di incontro privilegiato per artisti, designer e intellettuali dell’epoca. Si tratta di una rivista contenitore a cartella in cui si raccolgono le più varie espressioni dello zeitgeist dell’Italia degli anni Sessanta.
→ Con l’ideazione e l’art direction di Imago (1960-1969) house organ della Bassoli Clichés Fotomaster, nel 1960 prpongo ai grafici italiani di valore l’ampio campo della sperimentazione, contro l’accento di una graficità “elvetica” allora imperante. I due numeri raccoglievano nelle rispettive custodie alcuni pezzi di eccezionale bravura: i “126 carabinieri” di Tovaglia, il lungo lacerto musicale di Munari, i personaggi folli disegnati da Fulvio Bianconi. E Mutano il ricordo, per tematiche nuove: le foto di Alfa Gastaldi sul bateau-mouche di Parigi il pieghevole dedicato ai fratelli Castiglioni, il biglietto ferroviario Santarcangelo-Pesaro, ingrandito realisticamente come oggetto. All’apice di questa avventura, la direzione passava nelle mani del titolare dell’azienda, con risultati che non eguagliarono mai il livello dei primi due numeri.← Michele Provinciali
↑ Tratto da “Il sentimento del tempo – Michele Provinciali” Grafis Edizioni 1986
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Collezione Imago / Archivio AIAP