Novembre 12/11/2013
Collezioni / Tradizioni / Oggetti propiziatori
Come fari d’automobile, gli occhi lignei posti sulla prua delle barche da pesca le guidano con sicurezza oltre la linea dell’orizzonte. Grandi occhi scolpiti e colorati, da non confondere con gli occhi di cubia posti più in basso, rappresentano una tradizione tipica del mare Adriatico, ma diffusa in tutto il Mediterraneo. Gli occhi dai vivaci colori, disegnati sulla prua dei trabaccoli, datano al tempo dei primi spostamenti via mare di Egizi, Greci e Romani. Ancora oggi si dipingono occhi sulle barche tanto in Sicilia come in Portogallo. Gli occhi guidano la barca lungo la rotta, rimediano alle incertezze del pilota, schivano gli imprevisti della navigazione. La tradizione degli occhi ha un’origine magica e ornamentale: su un dipinto vasale greco risalente al 750 a.C. è raffigurata, sulla prua di una barca, una decorazione circolare che, con il passare del tempo, prenderà la forma definitiva di occhio.
→ Nella Sezione Galleggiante sono ben visibili le caratteristiche dei diversi scafi e delle attrezzature, che sono in rapporto con il tipo di utilizzo della barca e i luoghi in cui doveva operare. Si possono inoltre apprezzare alcuni dettagli caratteristici come gli “occhi” di prua, più o meno stilizzati; le zoje (“gioie”), elementi decorati con tralci floreali; o la “cuffia” (in dialetto romagnolo pulizòn), che rappresenta scolpita in legno la pelliccia di un montone: tutti elementi dove la funzione decorativa rimanda a più arcaiche simbologie magiche e religiose. ←
↑ Wikipedia, the free encyclopedia: Museo della marineria
Objects not for sale
Link:
I maestri del design: Provinciali
Objective No. 1 Michele Provinciali
Objective No. 5 Gli oggetti ritrovati
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